Il complesso medievale di Pino nel parco dei monti lattari

Presidio militare di difesa del Ducato di Amalfi, costruito attorno all’anno mille, il castello di Pino domina, da un’altura nel Comune di Pimonte, i territori che sovrasta ed è da sempre punto di riferimento e memoria storica per le popolazioni locali.
Un presidio militare esteso ben oltre il suo perimetro fortificato, abbandonato sul finire del 1300 dagli abitanti che gli preferiscono siti meno impervi. Rimane a presidio del castello una piccola chiesetta in pietra, interna alle mura, che, grazie alla devozione di tanti fedeli, ha conservato il luogo e la sua memoria. Poi il terremoto del 1980, la distruzione e l’assenza di manutenzione trasformano l’abbandono in degrado. Infine il progetto ed i lavori del 2015 trasformano il rudere in un polo di aggregazione culturale che si insedia nel contesto paesaggistico del Parco dei Monti Lattari.
Il restauro del castello di Pino costituisce un esempio unico nel suo genere, dove la tecnologia, il restauro e la filosofia dell’impatto zero agiscono in perfetta sintonia. Il castello è illuminato da fari a led, alimentati da un impianto fotovoltaico e minieolico, l’acqua piovana recuperata in una antica cisterna e riutilizzata, mentre un impianto di fitodepurazione provvede al trattamento delle acque reflue.

I volumi recuperati vengono reinterpretati nella forma, in accordo alle nuove funzioni accolte. Si ricostruisce parte del perimetro della fortificazione e l’ingresso al castello ciuso da un imponente cancello in legno e ferro.

  • Materiali  

    pietra calcarea di recupero - legno di castagno - pavimenti in cotto - cancello in acciaio e pali di castagno

  • progettazione con 

    arch.Vincenzo Russo ed arch. Silvana Santagada

  • foto di 

     Marco Esposito